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  © Guido Pagliarino

 

ALCUNI GIUDIZI SU "CENTRO STORICO" - Prima edizione

 

Ho letto con vivo interesse questa galleria di ritratti di personaggi di un quartiere torinese, quasi una specie di "antologia di Spoon River" di vivi (con qualche morto), raccontata dall'autore - testimone nel verso di ampio respiro, ben modulato e scandito, da cui i volti umani, le tragedie, le situazioni paradossali e grottesche vengono fuori con efficace rilievo. Spesso l'attacco fa pensare a Pavese: con un che di ben più cupo e desolato, tuttavia.

(Giorgio Bárberi Squarotti)

 

Guido Pagliarino è buon psicologo, buon sociologo, buon storico e buon poeta. I suoi racconti torinesi (il cui sottotitolo è In mille versi contro il razzismo) illustrano personaggi e fatti che si intrecciano dignitosamente senza eroismi e senza meschinità anche quando la trama si sviluppa nel delitto o nel saccheggio. Si fa fatica dal tono del racconto a comprendere se si è nei giorni nostri o in altri tempi; vi è nella narrazione una visione quasi antistorica che abbraccia tutte le epoche, perché i sentimenti descritti si esprimono in maniera distaccata dalle contingenze e dai richiami temporali. I personaggi hanno delle illuminazioni, salgono dignitosamente sul palcoscenico del racconto e, prima di andarsene, consegnano il testimone ai personaggi successivi. È una staffetta che non ha inizio e non ha fine, come il senso vero dell'esistenza umana e che, considerando e scavalcando la cronaca, determina un legame universale con le ragioni della vita.

(Luigi Maino)

 

L'associazione culturale "Due fiumi" e il circolo culturale "Gaia" hanno presentato lo spettacolo poetico "Che più nessuno nuoti nel Po con le manette ai polsi". Su un palcoscenico spoglio Sergio Notario e Silvana Copperi, provocatoriamente ammanettati, hanno dato vita a circa due ore di spettacolo catturando l'attenzione dei presenti e di tutti i passanti sulla piazza di Settimo. Si è trattato di un'aperta denuncia contro il razzismo. (...) I testi tuttavia sono stati collocati a corollario del poema "Centro Storico" dello scrittore Guido Pagliarino, un racconto in mille versi contro il razzismo. "Centro Storico" è una galleria di personaggi vasta e varia costituita da voci perfette nella loro capacità di trasmettere in un unico verso la compiutezza dell'immagine. Storie toccanti narrate con toni suadenti che parlavano di uomini molto vicini a noi, di uomini neri con schiene rotte che inaspettatamente cantano, storie di ansietà, grida di dolore, storie di inganni che si consumano nel piccolo mondo che vive a Torino tra il Duomo e la via Garibaldi e i corsi Regina e Valdocco. La lettura di poesie è stata accompagnata da musiche davvero speciali, classiche sinfonie occidentali eseguite con strumenti del Terzo Mondo e tipiche musiche africane suonate invece con i nostri.

(Katia Zedda)