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RECENSIONE DI PACIFICO TOPA SULLA RIVISTA "IL SALOTTO DEGLI AUTORI"  ANNO VII N. 26 PRIMAVERA 2009

 

Guido Pagliarino nel romanzo "IL POETA E IL COMMITTENTE" ha inserito nella trama eventi realmente accaduti e argomenti storici di vasta notorietà. Sia pur nella intricata vicenda ci sono motivi di riflessione per le tematiche sviluppate e per le situazioni proposte. In sintesi, il giovane Velli riceve la committenza di comporre alcuni sonetti da parte di Tartaglia Fioretti. L'evento si svolge fra 1'Italia del 1968, epoca della rivolta giovanile, e gli Stati Uniti, ove Velli dovrà recarsi per ritirare un cospicuo premio di 5 mila dollari, vinto. Il protagonista svolge Ie pratiche burocratiche per ottenere i documenti necessari avvalendosi deila collaboraaione di un amico, impiegato in Questura, Dott. D'Aiazzo. Giunto negli USA incontra la signora Miniver Norma che gli farà da guida. Le gentilezze ricevute dalla signora Norma lo inducono a pensare che, trattandosi di bella donna, può permettersi di abbordarla restando in intimità. .Ad un party gli viene offerto un liquore verdognolo, Velli temporeggia e lascia il bicchiere sul tavolo, casualmente tale Crispy detto il "Caimano" lo sorseggia e, dopo una serata di abbondanti libagioni, si sente male e muore. Velli intuisce che 1'obiettivo dell'avvelenamento doveva essere lui. Entra in scena 1'FBI per le indagini. La trama comincia ad ingarbugliarsi. I sonetti che egli aveva composto per Tartaglia Fioretti titolati "Poesie dell'amor sereno" erano diventati motivo di netto contrasto, ragion per cui si verificano alcuni eventi con tentativi di eliminare Velli. I1 romanzo si sviluppa in situazioni differenti che vedono coinvolti gli organismi polizieschi. Ad un certo punto entra in scena lo spettro di Crispy. Si paria di eventi politici, di elezioni con Tartaglia Fioretti che s'e buttato in politica con la Democrazia Cristiana, ma dopo qualche tempo egli lascia la politica per dedicarsi ai suoi interessi fino a quando le Brigate Rosse uccidono Tartaglia Fioretti. Velli riesce a far quattrini con la ristampa del primo romanzo. Inserita c'è anche una disquisizione sulla poesia ritenuta di ispirazione divina.
A questo punto si conclude il romanzo.